Last Updated on Novembre 25, 2018 by gianluca benvenuto

 

A CHI TOCCA?

La patate bollente delle faccende domestiche

Perché sempre io?
 
Ieri ho già apparecchiato la tavola, oggi ho già portato su l’acqua dalla taverna e non avevo neanche sete.
 
Questa semplice proposizione composta da tre elementi ( soggetto, verbo ed avverbio) è la più utilizzata in questa casa, forse anche più di “mamma dove sono le mutande?” e di “ho fame, è pronto”?
 
Ebbene sì, tre figli( la quarta piccolina che per ora non partecipa alle corvée di casa..) che muoiono dalla voglia di collaborare alla faccende domestiche.
Si alzano già al mattino  e si mettono in fila in attesa di istruzioni …dal più piccolo al più grande.
 
Esempio:
Domenica mattina:
 
Il piccolo già con lo scopino in mano. Corre verso la cucina e si apposta per aspettare le briciole della colazione, il secondo con il mocio in una mano e il secchio in un’altra, aspetta un segnale per partire al fischio al lavaggio del pavimento della cucina….
 
Il terzo e più grande dopo essersi grattato le parti basse per tredici minuti si avventa sullo spolverino e arrampicandosi sui mobili, piroetta per tutta la casa finché un segnale acustico lo stoppa.
Ok….mi sono svegliato…tutto ok…era solo un brutto sogno.
 
Come stanno le cose:
 
Il più piccolo sta implorando la mamma di farlo giocare alla Play… perché il fratello più grande ha già fatto  due partite. Il protagonista delle due partite sta rileggendo per la 32° volta la pagina del libro per evitare di apparecchiare tavola (compito impartito 14 minuti prima) ed infine il terzo, il più grande ci urla dall’altra stanza che, avendo in braccio la sorellina non può fare altro….
 
RIASSUMENDO
 
Va bene. Diciamo come stanno realmente le cose, per quanto concerne la nostra organizzazione delle faccende domestiche.
 
In una famiglia di 6 persone , l’organizzazione familiare dovrebbe essere un punto cardine per la convivenza . Come se  fosse un ipotetico cerchio ed  i componenti della famiglia siano i punti della circonferenza.
 
Oppure mi piace pensare all’organizzazione familiare come il cubo di
Rubik. Bisogna comporlo…

 

Ebbene, in quanto ad organizzazione siamo un po’scarsi. Tutti collaboriamo, chi più, chi meno.  A volte si sentono urla, a volte escono lamentele surreali, ( tipo:  “sono rimasto chiuso in ascensore”) N.B.  nella nostra casa non esiste ascensore….
Spesso ci incastriamo uno su l’altro…, quasi sempre il novantanove per cento delle faccende di casa le svolgiamo io e mia moglie.
 
E pensare che avevo creato un programma dettagliato:
 

 

Ovviamene è uno scherzo, una burlata. … moglie e figli devono fare mooolto di più.
 
CONCLUSIONE
 
Esistono manuali, interi volumi di didattica su come svolgere le faccende domestiche, ti consiglio di leggerli. Poi magari aiutami in pratica, cioè vieni casa mia….
 
Ma il problema fondamentale resta il solito. Come convincere i figli che collaborare a mantenere la casa in ordine e pulita è una parte fondamentale della loro crescita psico-emotiva e che quando saranno grandi , o meglio adulti, saranno consapevoli che saper fare è gratificante. Già saper fare… io trovo che i ragazzi siano diventati  ipertecnologici e “ipomanovali”.  
Ovviamente non sono un sociologo e quindi non mi azzardo in lezioni sociologiche.
 Questa è ovviamente uno spaccato ironico ed allegro della quotidianità, ma tu come te la cavi con le faccende domestiche?