Natali passati

Last Updated on Gennaio 9, 2021 by gianluca benvenuto

 Sono già trascorsi due anni da quando, su invito di Nadilla aka Priscilla del blog Datemi una M, scrissi questo articolo per raccontare alcuni aspetti dei Natali passati.

Dovessi aggiungere qualcosa di questo anno, sarebbe rinvangare ancora sto malefico Covid. Quindi per questa volta, non aggiungo altro. Lo lascio originale così come lo scrissi due anni fa. Buona lettura.

NATALI PASSATI

Mi ha proposto questo giochino e anche se, sommerso da cose da fare in vista del 24 dicembre ( che per le terunfamily le famiglie del Sud è un giorno sacro) mi sono messo all’opera ed ecco qui a ricordare alcuni aspetti dei miei Natali passati.

L’idea è nata dall’idea di Mikimoz ed è caratterizzato dalle seguenti regole:

1- Elencare tutto ciò che è stato un simbolo dei nostri Natali del passato, in base ai vari macroargomenti forniti;
2- Avvisare Moz dell’eventuale post realizzato, contattandolo in privato o lasciando un commento.
3- Taggare altri cinque bloggers, avvisandoli.

 

Giochi

Nel periodo delle vacanze scolastiche per me Natale iniziava il 21 dicembre. Con mia sorella giocavamo spesso a Risiko. Mi ricordo che mi inventavo sempre regole nuove per vincere.

Ma i due giochi sovrani della nostra famiglia erano la Tombola e il setteemezzo a carte.

Nella Tombola i segnanumero erano scelti tra :

  • Bucce di mandarini
  • Ceci crudi
  • Fagioli secchi

Alla tombola quando toccava a me a tenere il tabellone dicevo a voce alta il numero, sempre storpiando il numero. Per esempio settantasette…dicevo antaette… oppure settantate… E c’era una mia cugina che s’incazzava  si alterava sempre perché i “suoi” numeri non uscivano mai.

A setteemezzo perdevo quasi sempre, ma fregavo prendevo in prestito i 50 lire affianco di mia sorella…

Ogni tanto giocavo anche  a briscola con mio zio, ma perdevo sempre. Quindi dicevo sempre che preferivo alla granlunga setteemezzo.

 

Fumetti

Mi ricordi di due fumetti che leggevo e di cui conservo qualche copia:

Lupo Alberto” e “Dylan Dog“.

Il primo fumetto di Silver ( Guido Silvestri) mi ha indirizzato a scoprire  l’emotività, la gentilezza. Mentre il secondo mi ha insegnato proprio alcuni fatti storici che studiandoli sul libro sarebbero stati più noiosi.

E poi quale ragazzino non vorrebbe essere Dylan Dog. Con il suo sex-appeal. [ancora oggi vorrei esserlo :-)].

Film

Da ragazzino andavo poco al cinema. Ho uno straordinario ricordo di un capolavoro: ‘Ritorno al futuro’.

Era la prima volta che andavo al cinema da solo ( cioè accompagnato fino alla sala) con alcuni amici della prima media. A casa cercai di riprodurre la “macchina del tempo”, ma non fu un successo. Ci provo ancora adesso e forse ci riuscirò….

Televisione

Un film in particolare ( che danno tuttora): ‘una poltrona per due’. Dopo averlo visto per due anni di seguito, da ragazzino, me lo ricordavo a memoria e mi divertivo a raccontare il finale a chi ancora non lo aveva mai visto.

Invece i classi Disney non li guardavo. Mi ricordo piuttosto che durante  le feste guardavo molto i classici telefilm di quegli anni ( e che anni): ‘Il mio amico Arnold’ ( “che cavolo stai dicendo Willis”, è tuttora uno dei miei tormentoni), “Hazzard”( e chi se la dimentica la cugina Daisy), ‘Casa Keaton’ con il grandissimo Michael J.Fox, purtroppo affetto dal morbo di Parkison già molti anni, e  ‘i Robinson’.

Ecco durante il periodo delle feste, mi godevo senza lo scassamiento    la cantilena del “vai a letto che è tardi”,tutti questi telefilm.

Canzone

Beh… durante i Natali mi ricordo le canzoni di Gianni Morandi, che mia mamma suonava da mattino a sera mentre preparava le prelibatezze per la Vigilia.

E poi da ragazzino, i Beatles, tanto, davvero tanto. Ed una canzone in particolare di John Lennon, ‘Imagine’, forse la canzone più bella al mondo.

Cibo

E qui ci vorrebbe un articolo a parte ( che probabilmente farò) ma il cibo in casa nostra era ed è ancora un caposaldo delle feste natalizie. Mia mamma iniziava a cucinare dopo l’Immacolata e finiva dopo la Befana.

Il piatto tipico prima della Vigilia erano e restano ‘le zeppole’.

Il piatto forte del 24 dicembre, è invece il pesce. Spaghetti ai frutti di mare e Baccalà e Stoccafisso.

Faccio ancora fatica a capire la differenza tra i due, ma se vieni a casa mia durante le feste non osare offendere il  Baccalà.

E poi ogni leccornia, dal dolce al salato, dal salato al dolce. Insomma dal 24 dicembre al 7 gennaio in casaterun nella nostra casa la bilancia si metteva in infortunio ..

Luoghi

Natale è sempre stata casa. Il 24 dicembre ci riunivamo tutti a casa di mia mamma ( che poi era dove stavo anche io). Il 25 dicembre andavamo a pranzo dalla mia nonna paterna con i miei zii e relative famiglie. Eravamo tanti.

Ora la vigilia spesso la festeggiamo a casa mia (  che rimane la più spaziosa) e il giorno di Natale da mia suocera che prepara il Bue.

Alcune eccezioni, da ragazzino, riguardavano il capodanno. Ho dei ricordi sbiaditi di capodanni passati a casa di amici dei miei genitori. Quello che ricordo con nitidezza è che, al ritorno a casa, facevo finta di dormire per farmi portare in braccio fino a letto.

Libri

Mi ricordi di un libro, regalatami proprio per Natale: “Cuore” di Edmondo de Amicis.

E’ stato il primo libro che ho divorato. E’ un libro che aiuta a crescere, secondo me, perché ti fa percepire l’amicizia, il sacrificio e la volontà tipica dell’età preadolescenziale.

Anche se le cose sono un po’ cambiate, i valori restano.

Videogames.

Ricordo che giocavo ad un videogioco simil tennis. C’erano due aste ed una pallina che doveva essere colpita.

La grafica pareva essere disegnata da un bambino di otto anni. Ma si sa, la tecnologia ha fatto passi da gigante.

E poi mi ricordo che andavo da un mio compagno delle elementari a giocare al Commodor 64.

Life

Da noi il Natale voleva dire soprattutto stare a casa da scuola. Voleva dire aspettare gli zii da Torino che venivano su il 23 e se andavano via il 2 gennaio. Era bellissimo, cenare, fare colazione tutti assieme.

La tavola rimaneva perennemente apparecchiata e la musica dal mattino alla sera per farci compagnia.

Giocare a carte, aiutare la mamma a fare da mangiare, tutto era magico.

Ed è per questo che ci tengo a ritrovarci tutti la Vigilia, da tradizione. Perché le tradizioni sono importanti.

Anche se la nostra famiglia è sempre unita, non  solo a Natale.

Foto di un Natale passato

Visto la celerità del post non sono riuscito a recuperare foto di quando ero ragazzino. Ma proverò a guardare ed aggiornerò l’articolo. Ma ( c’è sempre un MA) posso postare una foto di nove anni fa in cui due dei mie tre figli con un cuginetto ( non era ancora nata la mia piccola piccolina e il più piccolo stava dormendo).

 

Ovviamente chiunque può di continuare questa serie di post ..quando e come vuole..

A presto,

Gianluca