Last Updated on Dicembre 5, 2020 by gianluca benvenuto

Cosa è più forte del coronavirus? L’amore. L’amore ci deve dare il coraggio e la forza di lottare contro tutti e tutto. L’amore verso la natura, verso noi stessi. E’ paradossale aver dovuto inserire nel calendario la festa delle donne. Come se durante il resto dell’anno fosse solo la festa degli uomini.

Il duemilaeventi non è non iniziato nei migliori dei modi, ma ciò non implica che non bisogna ricordare che ogni giorno deve essere inteso come la festa delle donne.

Forza e coraggio e amore. Vi lascio con questo pensiero scritto l’anno scorso, per strapparvi un sorriso (spero).

Perché sorridere fa bene alla vita.

 

E pensare che quest’anno per la festa della donne volevo regalare a mia moglie un viaggio in treno, perché avevo sentito che una grande azienda aveva in ballo una bellisssssssssima promozione. Avrebbe regalato una caramella al limone ad ogni passeggera donna a condizione di usufruire di alcuni servizi.

Eh cavolo i limoni costano, mica si può sperperare così in questi periodo di crisi economica.

Peccaaaaato….. sarà per la prossima volta…speriamo che non vogliano regalare dei lecca lecca… ma conoscendo l’andazzo dei dirigenti di talune aziende, non lo escluderei del tutto..

Comunque bando alle ciancie, oggi che viene pubblicato questo articolo è il giorno della FESTA DELLE DONNE.

VIVA LA FESTE DELLE DONNE

OH LA..Per dindindirinda. Grazie a questa festa ho scoperto che esisteva un fiore: la mimosa.

L’Acacia Dealbata ( visto che è la festa delle donne, oggi la mimosa se la tira un po’), per quanto sia un fiore colorato,giallo (eh perché l’iniziativa di Trenitalia della caramella al limone) e profumato è un fiore sfigato. Proveniente dall’Australia, in mezzo ai canguri, ormai è diffusa quasi in tutta Italia, ma tutti la ignorano e la conoscono e la ammirano soltanto nel giorno della festa delle donne…

La festa delle donne deve essere tutti i giorni

donna e uomini, viva l’amore e e il rispetto

L’otto di marzo di ogni anno migliaia di uomini si aggirano tra fiorai veri ed immaginari che vendono un mazzo di mimose come se fosse un bene d’investimento. Facce con sorrisi sornioni che ti aspettano ad ogni angolo della strada con mazzetti gialli in mano che ti augurano buona giornata e buon divertimento….neanche ti vendessero il farmaco più famoso per la disfunzione erettile ( inizia con V e finisce con iagra, ma non posso fare il nome).

Quando entri in un ufficio dove lavora una donna, non si sa se farle gli auguri o no.

In linea generale non li faccio mai , ma se capita spero sempre di non offendere nessuna, perché capita di sentirsi rispondere:” auguri deche? Che sono anni che lottiamo per essere uguali a te e non ce riusciamo…”

Vabbé se volevi essere pelata e piccola io non ti posso aiutare…

Anni fa, entrando in ufficio un mio collega , commise il grave errore di non avere in mano NESSUN mazzo di mimose per le colleghe. L’hanno rinchiuso in bagno e buttato la chiave. A proposito mi devo ricordare domani di andare ad aprirgli..

E poi…va beh la festa delle donne equivale per molti uomini, devo dirlo per onor di cronaca, scusa l’eufemismo, alla festa della patata. Vedi uomini che quella sera si improvvisano improbabili latin lovers, girovagando per locali in attesa che qualche donna che abbia voglia di festeggiare non solo con la mimosa, e non aggiungo altro…ma qui c’è il ma se la donna vuole divertirsi è giusto che lo faccia come e con chi vuole.

La libertà delle donne.

Se decide di fare uscire dalla torta un uomo seminudo tutto coperto di panna che urla “Ehi donne sono il vostro bignè”, va bene. Se vuole fare una pazzia e decide di mangiarsi una minestrina aggiungendo doppio dado con il glutammato…. E dai falle mettere sto dado: è la sua giornata dai!

E  apro una parentesi : lo sapevi che il 19 novembre è la festa dell’uomo…?

Lo devo dire a mia moglie….chissà se mi regala un piccolo Cactus….

 

 

Si scherza e si ride ma ovviamente ciò non elude dal messaggio che voglio condividere in questa giornata: si la festa delle donne può essere un momento di svago, di allegria e un motivo in più per festeggiare e divertirsi. Ma la vera festa delle donne, cioè la celebrazione di ricordi e traguardi raggiunti dal genere femminile …..vuol dire FESTA.. quindi allegria, gioia.

E non c’è gioia senza rispetto e educazione.  Sempre tutti i i giorni e tutte le ore, per non lasciare mai più spazio a nessun atto di violenza di genere.

Se hai ancora voglia e tempo potresti leggere che cosa ho scritto per la festa del papà:

https://ilsorrisononhaeta.it/2018/03/caro-papa/