
Last Updated on Gennaio 9, 2021 by gianluca benvenuto
Come dimenticarsi della prima vacanza in 3 …io e due belle bionde sulle Isole Vergini…prima quelle Britanniche e poi quelle Americane.
Ah no scusate…mi sono appena svegliato…Tornando in me ..Questo post nasce da un’idea carinissima di Silvia del blog mammainviaggio.it che ha dato inizio a questa serie di post dedicati alla prima vacanza in 3, cioè genitori e il/la loro piccolo/a scricciolino/a.
Che poi conosco una coppia che è andata per la prima volta in vacanza al mare con il loro pupetto….. aveva ventun anni….Va beh ..per loro era sempre il loro cucciolotto….
LA PRIMA VACANZA IN 3
Tornando a noi… (si fa per dire) .La prima vacanza in 3 è stata a Majorca. Il mio piccolo farfallino aveva 3 mesi.
Sono già passati sedici anni e per ricordare quei momenti ho dovuto anche chiedere aiuto da casa ( come il gioco televiso “Il milionario” ) e così mi sono affidato a qualche ricordo in più della mia dolce metà… Intanto mi ha ricordato che ero più magro e che ero pelato come ora…( l’ho ringraziata e mi sono affidato ai MIEI ricordi).
PRONTI SI PARTE
Il viaggio è iniziato con l’autobus. Trasferimento da Aosta a Malpensa con pullman granturismo ( scrivono sempre così).
Sveglia alle 4:45 del mattino. Per fortuna l’auto era già caricata…mancavano solo gli ultimi bagagli e borse.
“si ma dai amore sono solo le cose per il bambino…”
“solo le cose per il bambino?”.
Ormai dopo 4 figli non mi spavento più…ma allora ricordo che:
- una borsa per ipannolini
- una borsa per le creme solari, lunari e di altri pianeti …
- una borsa per gli asciugamanini, asciugapiedini e asciuga pisellini/patatine
- passeggino e/o lettino.
Carico il tutto nell’auto e partiamo verso la nuova avventura…
Arriviamo all’aeroporto e ti rendi conto di quante famiglie di 3 persone viaggino. Vedi mamme che allattano mentre fanno i check-in, papà che spingono passeggini carichi di tutto, tranne che del bambino. Biberon in bocca alla mamma che con una mano spinge la valigia e con l’altra tiene il biglietto aereo. Il papà che si è attorcigliato con il nastro proteggi-valigia, che sta saggiamente proteggendo la valigia con il nastro e che urla “dai che è tardi”…
viaggio in areo e arrivo a Majorca
Non credo serva spiegare dove sia Majorca (per inciso la più grande delle isole delle Baleari). Il nostro bambino aveva appena 3 mesi e il suo primo viaggio in aereo. Ricordo infatti la mia consorte che era un tantino preoccupata di come il suo fagottino potesse reagire al viaggio. Si sarebbe impaurito? Avrebbe pianto?Avrebbe ciucciato la tetta tutto il tempo? Nessuna delle tre opzioni, per fortuna non ebbi alcun problema durante il viaggio, neanche nostro figlio.
Arrivati all’aeroporto di Palma di Majorca, dopo aver passato interminabili minuti a recuperare tutti i nostri bagagli e dopo aver sbagliato recuperato il passeggino giusto ( si somigliavano tutti lì sul carrello) ci dirigiamo sull’autobus che ci porta all’albergo.
Finalmente vacanza a Majorca (Maiorca)
La prima cosa di cui mi sono reso conto è di quanto sia fluttuante l’idea di accudimento di un genitore verso un figlio piccolo.
Ho visto bambini di quattro-cinque mesi in acqua con:
-berretto
-maglietta
-occhiali da sole
Mancavano solo pinne e fucili…
Noi in realtà il nostro piccolino lo abbiamo ricoperto di crema solare ad altissima protezione e gli abbiamo messo sulla testa un berrettino. E ci siamo chiesti:”Basterà?”

eccoci in spiaggia

chi è quel pelato che mi fa la foto?

cheeeeeese… fotoooooo
Proverò a riassumere in alcuni punti la giornata:
- mio figlio aveva sempre la tavola apparecchiata ed infatti al suo ritorno ad Aosta, aveva la faccia tonda tonda ( da qui il suo primo sopranome ‘pescepalla’) A proposito è il primo protagonista dei Fantastici 4
- al ristorante ci si alternava ad andare a prendere le portante al servizio al buffet.
- in piscina, una volta indossato il pannolino contenitivo ( il bambino, non io) sguazzavamo felici e sentivi qualcuno che ci diceva “uh, come si vede che gli piace l’acqua”
- il giorno dopo, mentre strilla appena immerso in piscina, qualcun altro mormorava ” uh, come si vede che non gli piace
affattol’acqua. - i momenti di relax c’erano ma sempre con un occhio aperto. Per non stancarci alternavamo l’occhio destro con l’occhio sinistro. Era anche un allenamento alla muscolatura facciale.
- alla sera spesso riuscivamo ad assistere agli spettacoli dell’animazione, perché il bimbo si addormentava e se doveva mangiare, non era necessario rientrare in stanza.
- mi gongolavo a passeggiare in riva al mare con il pupetto. D’altronde ero orgoglioso di essere papà e non nascondevo affatto la mia soddisfazione e voglia di sorridere alla vita.
Durante il soggiorno ho scoperto per la prima volta di cosa sia una biberoneria ( che già a dirlo mi si incespica la lingua), la nursery baby room, la stanza per la popò e la stanza per la pipì.
Insomma c’erano più pannolini cacati che sdraio …Ma questo è il bello della vita.
E la vita è un po’ come un pannolino: lo apri e potrebbe essere pulito oppure no…!

guardare e non toccare…ti piacerebbe eh?

facciamo un giro sulla macchinina

io e il mio ‘pescepalla’
Dalla prima vacanza in tre ne è passato di tempo…poi ho fatto la vacanza in 4, in 5 ed in 6..Anzi spesso con nonni,zii e amici vari…abbiamo superato la dozzina. Viva le vacanze, evviva la gioia. Perché sorridere fa bene alla salute.
E tu hai qualche ricordo della prima vacanza in 3? [ tre amici, tre uomini e una gamba…, quello che vuoi tu.. 🙂 ]
Dunque questo è il breve racconto ed esperienza sulla prima vacanza in 3. Ma ci sono ancora tante storie da leggere e raccontare. La settimana scorsa ha scritto Barbara, de ‘Una famiglia in blu’e la prossima volta tocca a Isabella de ‘Mamma made in Italy.
E su facebook trovate i post relativi con #laprimavacanzain3.
P.s per ricercare le foto scattate sono dovuto andare in garage, dopo il trasloco ,portare su il cartone e cercare …Quindi anche se non sono bellissime……porta pazienza….♥
E tu hai mai pensato di fare una vacanza a Maiorca: è davvero facile…basta prenotare…
Ciao,
Gianluca
La scena del babbo che si avvolge nel nastro per le valigie è capitato anche a noi e mi ha fatto troppo ridere come hai descritto tutto il vostro viaggio a Maiorca.
Mi sa che abbiamo figli coscritti…. Poi tu sei andato avanti, avanti, avanti, io solo avanti. Tornando alla vacanza… Aereo a 3 mesi, un eroe, io ho dei problemi a 40anni… Bravi tutti da pescepalla in su.
Ma che meraviglia questo post..moltissimi ricordi che rimarranno per sempre dentro di te. Le foto anche sviluppate..con il rullino..eheh che ricordi..
Mi hai strappato davvero un sorriso con questo articolo. Non ho ancora figli, ma è bello leggere di queste prime esperienze di viaggio di altri. Anche se sono passati diversi anni penso sia stato bello ripercorrere quelle tappe e quei momenti. Siete stati bravi a far fare al vostro piccolo questo viaggio a soli tre mesi. Non avevate nessuna paura? la mia più grande paura quando diventerò mamma sarà proprio quella di dover in qualche modo “limitare” i viaggi..
P.s. comunque se ti consola nemmeno io sapevo cos’era una biberoneria, l’ho appreso qui grazie a te.
Ahshahah la scena del papà che spinge il passeggino con milioni di cose tranne il bambino è quella che registro più spesso in aeroporto. Chapeau a voi ed a tutti quei genitori che vivono la prima infanzia dei loro figli come opportunità e non come una limitazione. Un ottimo articolo che mi ha fatta sorridere dall’inizio alla fine! E scappo a leggere il primo dei fantastici 4!
Grazie Vittoria, sono felice di regalarti momenti di spensieratezza. Alla prossima
Ciao! Anche la nostra prima vacanza in 3, in aereo (in realtà per la primissima non siamo riusciti ad andare oltre l’Abruzzo) è stata a Maiorca, a Cala Rajada. La mia bimba allora aveva un anno e mezzo. Ti dico solo che avevamo tenuto tutta la sua robina in una borsa, imbarcata come bagaglio a mano, cosi’ se non fossero arrivate le valigie, comunque avremmo avuto tutto l’occorrente per lei.. Ecco, scesi dall’aereo, preso il pullman gran turismo, arriviamo che è notte fonda all’hotel, facciamo il check in.. e ci accorgiamo che avevamo lasciato sul pullman gran turismo la borsa con la roba della piccola!!!
Alla reception ci hanno detto che forse si riusciva a recupera l’indomani. Non avevamo quindi niente per lei, neanche un pigiamino per la notte.. Fortunatamente l’autista quando è arrivato al capolinea, si è accorto della borsa, ha guardato dentro, ha avuto pena e ce la portata dopo neanche un’ora! Per il resto, a parte il caldo di luglio, bellissima vacanza!!
E bravo l’autista….ma invece le valigie imbarcate ce l’avevate,si?….-)