Last Updated on Febbraio 8, 2020 by gianluca benvenuto

Domenica 26 aprile 2020, ci sarà il ventennale del Giro del Nizza.

Al momento sono incerto se parteciperò o meno. D’altronde mi sono promesso di camminare e correre di più quest’anno. E dopo aver mangiato e bevuto, di sicuro corro al bagno.

Ma di seguito il racconto del mio Giro del Nizza dello scorso anno.

GIRO DEL NIZZA 2019

Quest’anno ho partecipato al giro del Nizza 2019. Un tour enogastronomico tra le colline vinicole del Monferrato. E siccome basta che sia vino a volte tracanno degusto del vino ho deciso di fare questo bel tour tra le cantine di Nizza Monferrato e dintorni. D’altronde è una zona in cui ci sono già stato, anche per vedere i posti dove la mia amica Camilla de ‘La cascata dei sapori’ha ambientato il suo racconto ‘Le avventure di Emilì su e giù per il Monferrato’,

Partiamo dal presupposto che non sono un intenditore di vino. Cioè salto l’analisi sensoriale, vista e olfatto e  mi concentro molto sul gusto. In definitiva, se vedo un vino rosso, immagino che sia di uva rossa. Poi magari non riesco a indovinare se sa di vaniglia  con aroma floreale o di fiori con aroma di vaniglia.

Ho visto uomini vantarsi di essere dei sommelier ed improvvisare inverosimili giudizi ..Una volta un tizio vicino a me ha elogiato un vino rosso dicendo ” un bel rosso dalla corporatura esile,profumo di eucalipto e riflessi di luce lucente… La sua fidanzata gli ha dato un ceffone, perché ha visto che mentre si prodigava a elogiare il vino guardava il culo, si concentrava sul lato B della ragazza di fronte…

Comunque, tralasciando l’episodio buffo andiamo avanti.

AL VIA PER IL GIRO DEL NIZZA

Sono arrivato a Nizza Monferrato in mattinata. Parcheggiato, sceso dall’auto. Ho provato a scendere dall’auto prima di parcheggiare, ma i posti erano pochi….bisognava fare in fretta…

Ero insieme a mio cognato. Dopo aver incontrato la mia amica ( insieme al suo compagno) con la quale abbiamo conversato un poco e bevuto un caffè ci siamo diretti alla prima visita: la Distilleria Berta.

Appena entrati il profumo di grappa ci ha invaso le narici e mio cognato aveva già in mano l’alcoltest per verificare a fine visita, i valori. Ci siamo avvicinati alla signorina che accoglieva gli ospiti e insieme ad altre persone siamo scesi in ascensore  a visitare le cantine.

Sembrava di andare ad aprire un caveau di una banca. C’era un senso di curiosità ansiosa.  In silenzio, tutti in fila. Ad un certo punto un signore Norvegese mi ha preso la mano..aveva paura…..

Le cantine immense, coinvolgenti. Atmosfera magica….C’era perfino la musica.. In tal modo la grappa si addolcisce meglio nelle botti.

Alla fine della visita, assaggio della grappa e degli amaretti ( dopo aver staccato la mano del Norvegese).

Bene la giornata cominciava bene..

Altre tappe in altre cantine ci attendevano. L’aria non era caldissima, anzi. A volte scendeva qualche goccia di pioggia, ma la voglia di passare una gioiosa giornata e di stare bene era tanta e quindi nulla ci poteva fermare…

Tranne una cosa…il carburante scarso….

giro del nizza 2019

pronto per iniziare…

cantina distilleria Berta

cantina della Grappa (anche la foto profuma)

friciula, prodotto tipico della Langhe

preparazione della friciula

giro del nizza 2019

io che addento con infinita golosità

 

Dopo aver alimentato come si deve l’auto..nulla ci ha fermato più.

Abbiamo scofanato assaggiato un ottimo risotto cucinato con il vino rosso ( il Nizza doc), rimpinzati degustato una preparazione tipica della zona, la friciula, una sorta di frittella salata. Da mangiare vuota o ripiena ( ovviamente io me la sono fatta preparare ripiena).

Le persone erano allegre ( colpa del vino, colpa del mare) e l’atmosfera era davvero rilassante. I paesaggi che circondano Nizza Monferrato come Calamandrana, Maranzana , Canelli ( moscato da assaggiare assolutamente), solo per citarne alcuni, sono estremamente poetici. La dolcezza traspare da quelle fila di vigne e da quelle curve come onde del mare. Incantevole.

Anche Cesare Pavese elogiò questi paesaggi:

Anche tu sei collina

e sentiero di sassi

e gioco nei canneti,

e conosci la vigna

che di notte tace.

 

Dato che la sera dovevamo rientrare a casa, dovevamo dare uno stop alla nostra carrellata di cantine. Allora abbiamo tralasciato l’assaggio dei vini bianchi…Credo che debba tornare…In tal modo potrò essere più esaustivo.

 

Alla prossima,

Gianluca

P.S. il Norvegese era lo stesso della vacanza a Lanzarote.